La Commissione Europea ha illustrato i contenuti del Critical Raw Materials Act, un pacchetto di misure che ha l’obiettivo principale di garantire un approvvigionamento “sicuro, diversificato e sostenibile” delle cosiddette materie prime critiche. Si evidenzia la necessità di ridurre la dipendenza dalla Cina per metalli e minerali fondamentali sia per la transizione energetica che per le tecnologie digitali.
Si tratta di azioni che tuttavia continuano ad affrontare il problema con una visione incompleta e a breve termine: focalizzarsi sull’approvvigionamento di materie fossili e sul riciclo atto a ridurre il fabbisogno di nuovi acquisti è come continuare a voler rammendare dei calzini pieni di buchi.
Ampliando la visione con un’ottica a 10 o 15 anni e guardando agli obiettivi a lungo termine che il Green Deal ha definito, risulta evidente che la strada maestra per il loro raggiungimento è rappresentata dalla progressiva conversione delle produzioni industriali da base fossile a base vegetale.
Dal momento che, dopo trent’anni di lotta alle emissioni di CO2 il risultato è che il 2022 è stato l’anno con le emissioni più alte di sempre, dovrebbe essere chiaro che le energie rinnovabili ed il riciclo delle materie fossili non potranno mai portare al raggiungimento della neutralità climatica.
Progressiva conversione delle produzioni
Finché le produzioni industriali continueranno ad essere interamente basate su materiali che madre terra conserva nel sottosuolo, quali metalli, minerali e petrolio la cui lavorazione necessita una combustione altissime temperature, come potrà mai diminuire il tasso di anidride carbonica presente nell’atmosfera?
La neutralità climatica si raggiunge producendo su base vegetale e, percorrendo questa strada, l’Europa ha l’opportunità di rendersi maggiormente indipendente sugli approvvigionamenti di materia prima, dal momento che il sud dell’Europa, attraverso il bambù, possiede le condizioni per produrla e per trasformarla in autonomia.
È dunque alle industrie che hanno una visione a lungo termine che il programma industriale di Prosperity Bamboo si sta rivolgendo, nell’ottica di una trasformazione progressiva delle produzioni industriali che necessariamente coinvolge anche il mondo istituzionale che, in un’ottica lungimirante, ha tutto l’interesse a favorirla.
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